Uniformi grigio verde del Regio Esercito Italiano 1909-1919
Grazie al sostegno del Ministero della Cultura, Direzione Generale Archeologia, belle arti e paesaggio, tramite un bando per progetti ed iniziative relativi al patrimonio storico della Prima guerra mondiale, il Museo della Guerra di Rovereto ha potuto intraprendere un importante lavoro di catalogazione sulla propria collezione di uniformi e copricapo in uso al Regio Esercito Italiano nel periodo 1909-1919.
Il progetto ha previsto un lavoro in diverse fasi: la prima è consistita in una ricognizione dettagliata degli elementi di uniforme conservati, seguita poi dalla redazione di schede di catalogo in base ai criteri stabili dall’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione; infine è stata svolta un’accurata campagna fotografica professionale.
Obiettivo del progetto era il caricamento delle schede di catalogo su SIGECWeb, il Sistema Informativo Generale del Catalogo, accessibile dagli addetti ai lavori sul portale www.sigecweb.beniculturali.it. Grazie all’accreditamento del Museo da parte dell’ICCD, le schede diventano ora facilmente accessibili a tutti gli utenti interessati, tramite il sito del Catalogo generale dei Beni Culturali all’indirizzo www.catalogo.beniculturali.it.
Gli esiti del progetto svolto col MiC, confluiranno in un’importante pubblicazione curata dal Museo per l’editore Verlag Militaria di Vienna, che presenterà oltre alle collezioni del Museo anche quelle di altri musei nazionali ed internazionali e di collezionisti privati.
Mercoledì 22 settembre, la presentazione di questo lavoro aprirà il programma di eventi legati al centenario del Museo – fondato nel 1921 – e si svolgerà con la partecipazione dei curatori del progetto, Davide Zendri per il Museo della Guerra e Ada Gabucci per l’ICCD, affiancati da Francesco Frizzera direttore del museo roveretano e Alessandra Barbuto a rappresentare il Comitato tecnico-scientifico speciale per il patrimonio storico della Prima guerra mondiale. L’incontro si terrà online alle ore 17.30 su piattaforma Zoom (link su museodellaguerra.it) e in diretta sul Canale You Tube del Museo.
Le uniformi grigio-verde vennero introdotte a partire dal 1909 e andarono a sostituire i modelli precedenti che non si adattavano più alle esigenze della guerra moderna, prima fra tutte quella del mimetismo.
Il lavoro di catalogazione svolto sul patrimonio del Museo ha riguardato 223 pezzi: 75 copricapo, 56 elmetti e 92 giubbe ed uniformi. Tra questi alcuni cimeli particolarmente significativi come le uniformi dei tre irredentisti trentini Battisti, Chiesa e Filzi, alle quali si sommano altri elementi di rilievo, come il copricapo del gen. Pecori Giraldi, i cimeli di alcuni protagonisti del Volo su Vienna, l’elmetto Adrian rinvenuto a Passo Buole e appartenuto ad uno degli 11 soldati trasportati ad Aquileia per la selezione del Milite Ignoto.
La campagna fotografica, svolta con la collaborazione di Verlag Militaria, ha interessato non solo i materiali esposti nel Museo ma anche quelli conservati nei depositi o in prestito presso altre istituzioni. Le immagini ad alta definizione, insieme al buono stato di conservazione delle uniformi, hanno permesso di realizzare una documentazione accurata di ogni pezzo, ricca di dettagli.
Per la catalogazione, è stata scelta la scheda catalografica VeAC 3.01, già prevista per la categoria “Vestimenta”, ma che presentava alcune rigidità importanti per la descrizione di questo tipo di materiali. Grazie alla disponibilità dell’ICCD, la scheda è stata implementata, permettendo così una corretta ed accurata descrizione dei pezzi. La ricaduta del progetto non è limitata alle collezioni del Museo: l’implementazione della scheda catalografica VeAC 3.01 permette una corretta descrizione di beni detenuti da molti altri musei, soprattutto civici e militari, che potranno fruire degli esiti di questo progetto pilota per approfondire la conoscenza dei beni da loro detenuti, valorizzandoli.
Dove possibile, le schede, oltre all’identificazione del pezzo e la sua descrizione, sono arricchite da immagini d’epoca, provenienti dall’archivio fotografico del Museo e informazioni di tipo archivistico e bibliografico, relative alle testimonianze storiche che contengono dettagli sulle dotazioni uniformologiche del Regio Esercito, in particolare sull’introduzione dell’uniforme grigio-verde.
La catalogazione è risultata di grande importanza non solo ai fini di un riordino delle collezioni e delle attività espositive del Museo che in questo periodo sta progettando un ampio riallestimento, ma anche perché ha posto le basi per la realizzazione di un catalogo più ampio, in corso di pubblicazione con l’editore Verlag Militaria di Vienna. Il volume presenterà più di 350 pezzi, provenienti in misura prevalente dalle collezioni del Museo storico italiano della guerra, ma afferenti anche alle collezioni di musei di rilievo nazionale ed internazionale fra i quali il Musée Royal de l’Armée et d’Histoire Militaire di Bruxelles, il museo del Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera, il Museo delle Forze Armate 1914-1945 di Montecchio Maggiore e molti altri enti, istituzioni e privati. Il catalogo, in uscita a novembre 2021, costituirà un repertorio pressoché completo delle uniformi in dotazione all’Esercito italiano nel periodo della Prima guerra mondiale.