Camminando nella Grande Guerra | Sul Monte Carone
Una suggestiva scalinata, scavata nella roccia dagli Alpini, caratterizza un itinerario pieno di testimonianze della Grande Guerra. Tanti infatti sono i manufatti presenti sul monte Carone, da cui si gode una vista eccezionale sul lago di Garda e le montagne circostanti. Prosegue la rubrica “Camminando nella Grande Guerra”, alla scoperta dei percorsi del primo conflitto mondiale in compagnia del Museo della Guerra di Rovereto.
A caratterizzare l’itinerario del Monte Carone è sicuramente la lunga scala scavata nella roccia dagli Alpini. “Arrampicandosi” sui suoi quasi 250 scalini, è difficile non girarsi per godere dello splendido panorama sul lago di Garda, visibile fino alle sue sponde meridionali. Non è questa, però, la sola attrazione che si può apprezzare nel sentiero che conduce alla cima: tante infatti sono le vette riconoscibili da questa posizione privilegiata, dal Carè Alto al Baldo, dalla Presanella al gruppo del Brenta.
Il lago di Ledro da una parte, quello di Garda dall’altra, il Monte Carone (1621 metri di altezza) svolse nel corso del primo conflitto mondiale un ruolo importante nella logistica italiana. Qui infatti i comandi del Regio esercito fecero sviluppare un grande complesso militare, il cui scopo principale era sbarrare la strada a eventuali offensive nemiche nella zona del Garda. Qui, inoltre, non mancò la costruzione di strategiche postazioni d’artiglieria e contraerea per bombardare le truppe austro-ungariche.
Prima di calarci nell’itinerario, diamo come di consueto le necessarie informazioni per curiosi ed escursionisti. Quello sul Monte Carone non è un percorso particolarmente lungo (circa 4 ore tra andata e ritorno), ma non mancano le difficoltà tecniche. Consigliato agli escursionisti più esperti (almeno per il tratto più suggestivo, quello della scalinata), è percorribile dalla primavera all’autunno. Il dislivello, infine, non è dei più impegnativi: da passo Nota (1208 metri di quota) alla cima del Carone i metri da percorrere sono poco più di 400.