Oggetti del Museo in prestito per due nuove mostre a Schio e a Parma
Hanno aperto in queste settimane due mostre temporanee nelle quali sono esposti alcuni oggetti provenienti dalle collezioni del Museo. Si tratta della mostra Porte del Pasubio 1916 – 2022. Dalla città della guerra al Rifugio Papa allestita presso il Museo Civico Palazzo Fogazzaro di Schio (Vi) e di quella realizzata a Palazzo Bossi Bocchi a Parma, dal titolo Alle Barricate! Agosto 1922: la città, i protagonisti, la memoria.
A Schio, la mostra curata da Claudio Rigon, racconta di una selletta collocata su un monte diventato icona della Prima guerra mondiale: Porte del Pasubio, durante il conflitto, diventa una cittadella militare, un centro nevralgico per l’esercito italiano che su quei versanti impervi ospitò centinaia di soldati. Oggi in quei luoghi sorge il Rifugio Achille Papa, punto di arrivo del Sentiero delle 52 gallerie, meta ogni anno di migliaia di escursionisti. La mostra racconta proprio di questa evoluzione, da scenario di guerra a meta turistica, indagando il legame tra uomo e montagna.
Per l’occasione, il Museo della Guerra ha prestato alcuni materiali provenienti dal fondo d’archivio di Edoardo Ostinelli (1879-1917), arruolato nel 70° reggimento di fanteria dall’estate del 1916 al maggio 1917 che prese parte alle operazioni militari sul fronte del Pasubio. Tra le sue carte, vi è anche un’immagine, di autore ignoto, che raffigura la cittadella sorta alle Porte, fatta di costruzioni aggrappate alla montagna, tra le quali doveva esserci anche l’alloggio di Ostinelli. Insieme alla foto, sono esposte in mostra anche le pagine del suo diario di guerra, che raccontano del suo arrivo e della sua permanenza a Porte del Pasubio.
La mostra di Palazzo Fogazzaro a Schio resta aperta fino al 23 marzo 2023, da mercoledì a domenica con orario 10.00 – 19.00 (portedelpasubio.it).
Nel 2022 ricorre anche l’anniversario di una vicenda significativa che vide protagonista la città di Parma tra l’1 e il 6 agosto 1922. Si tratta delle barricate erette dagli Arditi del Popolo, guidati da Guido Picelli, che fermarono l’avanzata dei fascisti comandati da Italo Balbo. La mostra racconta questo episodio dal punto di vista storico, sociale e dei luoghi, anche attraverso le testimonianze dei protagonisti di entrambi gli schieramenti. Per questo motivo trovano spazio nell’allestimento, curato da Margherita Becchetti, William Gambetta e Francesca Magri per Fondazione CariParma e Centro Studi Movimenti, alcuni materiali provenienti dal Museo della Guerra. Si tratta di alcuni elementi distintivi delle squadre fasciste, come una camicia nera squadrista, un labaro dei Fasci italiani di combattimento, una medaglia commemorativa per la campagna fascista 1919-1922, insieme ad alcune delle armi che furono usate in quei giorni, come un fucile Carcano mod. 1891, una pistola semiautomatica Glisenti mod. 1910 ed un manganello di fattura artigianale.
A Parma, la mostra di Palazzo Bossi Bocchi è visitabile fino al 18 dicembre 2022, martedì e giovedì 15.30 – 18.00, sabato e domenica 10.00 – 12.30 e 15.30 – 18.00 (www.fondazionecrp.it).