La guerra del Novecento, e in particolare la Grande Guerra, sono state devastanti anche per l’impatto ambientale: hanno aggredito la natura per renderla un teatro di battaglia. Da un altro punto di vista, studiare la guerra vuol dire anche comprendere come l’ambiente sia stato modificato, e come le tracce dei conflitti siano capsule del tempo lasciate per capire i mutamenti dell’antropocene.

Questo il tema della terza puntata di Storie contemporanee, il programma di Rai Storia condotto da Michela Ponzani che presenta i progetti di ricerca storica promossi da musei e istituzioni culturali in Italia.

In questa puntata, Marco Mondini intervista Francesco Frizzera, direttore del Museo della Guerra, e con lui prova a tracciare i caratteri di eccezionalità che assunse la Prima guerra mondiale sul fronte alpino. Nelle trincee del Mone Nagià Grom in val di Gresta, viene invece proposta la testimonianza del sottotenente Efisio Atzori, del battaglione Aosta 4° Reggimento alpini. Le parole, oltre che dalle immagini dell’Archivio Luce della Rai, sono accompagnate dalle fotografie raccolte negli archivi del Museo di Rovereto.

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