Camminando nella Grande Guerra | Trincee e manufatti fra Ala e Avio
Il cippo di Serravalle all’Adige e la trincea di Marani di Ala rappresentano due dei tanti manufatti a testimonianza del passaggio della Prima guerra mondiale nella Bassa Vallagarina. A questa zona è dedicato il nuovo approfondimento de il Dolomiti per la rubrica “Camminando nella Grande Guerra”, in collaborazione con il Museo della Guerra di Rovereto.
Località la Villetta, Marani, Serravalle. Sono questi alcuni dei toponimi che portano con sé storie e manufatti della Grande Guerra in Vallagarina. Scoppiata la guerra fra Regno d’Italia e Impero austro-ungarico, questo territorio attraversato dal fiume Adige si trasformò infatti in uno dei più sanguinosi fronti della Grande Guerra in Trentino. Passata la località di Borghetto d’Avio, confine storico dal 1866, l’esercito regio ebbe gioco facile nell’avanzare attraverso i lembi meridionali dell’Impero, abbandonati dal nemico a favore di una linea difensiva più sicura, la Tiroler Widerstandlinie. Qui, invece, sbatterà duramente contro la resistenza imperiale, consumandosi in anni di attacchi e contrattacchi, molto spesso inutili ma umanamente costosi.
Ala e Avio, i più grandi Comuni prima del confine, passarono intanto sotto il controllo italiano. Nella sera del 27 maggio 1915, i soldati italiani mettevano piede dapprima a Pilcante e poi, passato il fiume, ad Ala – tanto che nel dopoguerra, questa verrà presentata, secondo la logica nazionale italiana, come la “prima città redenta”. La città ricevette in quell’occasione una bandiera tricolore dal generale Antonio Cantore, la stessa che poi sventolerà, il 3 novembre 1918, sul castello del Buonconsiglio a Trento. Nel mentre, Ala venne sconvolta: la popolazione in gran parte deportata a sud, la città trasformata dalla massiccia presenza militare e sventrata dalle bombe.