Centenario del Milite Ignoto: il 19 ottobre la tappa a Rovereto della Staffetta Cremisi
Nel novembre 1921 a Roma, all’Altare della Patria, venne condotta la salma del Milite Ignoto partita da Aquileia e scelta tra undici caduti sui campi di battaglia del front italo –austriaco, rimasti senza nome. A scegliere la salma che avrebbe dovuto rappresentare a livello nazionale quei drammatici eventi fu Maria Bergamas, madre di un giovane caduto disperso.
A distanza di cento anni il Museo della Guerra ricorda quegli eventi partecipando ad una delle tappe della Staffetta Cremisi per la Pace che dal 18 al 28 ottobre percorrerà il Triveneto toccando numerosi luoghi simbolo della Prima guerra mondiale.
L’iniziativa è partita dalle sedi dell’Associazione Nazionale Bersaglieri del Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia con l’obiettivo di unire idealmente questi luoghi significativi, superando i confini nazionali e le antiche contrapposizioni, con l’apertura della staffetta al Cimitero internazionale di Amras, vicino a Innsbruck, sabato 16 ottobre 2021 con il coinvolgimento della Croce Nera Austriaca.
Martedì 19 ottobre alle ore 14, i Bersaglieri che parteciperanno alla staffetta si raduneranno al Museo della Guerra di Rovereto, raggiungendo poi il Sacrario di Casteldante e la Campana dei Caduti, accolti dalla autorità civili e militari e dal reggente della Fondazione Opera Campana dei Caduti, l’ex ambasciatore Marco Marsilli.
Lì sarà possibile ascoltare il suono di una tromba molto particolare, quella suonata per l’armistizio tra Italia e Austria che portò alla fine del conflitto ed oggi conservata al Museo di Rovereto.
Anche il Museo, in questi giorni, ricorda un centenario importante, quello della sua fondazione avvenuta poche settimana prima che la salma del Milite ignoto venisse trasalta a Roma. A ricordo di quell’avvenimento il Museo conserva, nel Memoriale dei Caduti allestito al suo interno, l’elmo appartenuto ad uno degli undici caduti fra i quali venne selezionato quello che riposa oggi sull’Altare della Patria.