Report 2020: tutte le attività del Museo nel resoconto annuale
Lo sforzo del Museo di mantenere la sua programmazione culturale anche durante la pandemia è stato premiato dalla fiducia dei visitatori, che continuano a seguire il Museo anche a distanza. Il 2020 è stato un anno difficile, caratterizzato dalle nuove sfide imposte dalla crisi sanitaria. Le ripetute chiusure, l’impossibilità di ospitare le scuole, le limitazioni alle attività in presenza e agli eventi hanno reso necessario rivedere la programmazione.
Nel complesso, nonostante un contraccolpo pesante sul bilancio economico, Il Museo è riuscito a realizzare l’intera programmazione prevista, anche se con modifiche al calendario e nelle modalità di svolgimento. Questa fase è stata vissuta come un’opportunità per ripensare il rapporto col pubblico e la destinazione degli spazi museali, senza mai interrompere gli importanti lavori di riallestimento del percorso di visita.
Nel 2020 il Museo si è guadagnato un ruolo di hub culturale a servizio del territorio come testimoniano i dati contenuti nel Report 2020 consultabile on line. Il numero delle iniziative educative e culturali è stato molto alto e si è articolato tra eventi, in presenza e a distanza, rivolti ai residenti, incontri di formazione per docenti, attività per le scuole e per le famiglie.
Oltre 200 le consulenze scientifiche alle quali si è risposto grazie agli esperti delle collezioni e dell’archivio e tante le ricerche universitarie e di dottorato alle quali il Museo ha collaborato. Sono stati posti sotto tutela e catalogati più di 1.000 reperti, oltre 600 volumi e numerosi fondi archivistici e fotografici.
A ciò si aggiunge la collaborazione costante con gli altri soggetti che partecipano alla crescita culturale, economica e turistica del territorio.
Tutto questo ha comunque dovuto fare i conti con le mancate entrate provenienti dai biglietti di ingresso e dai servizi non erogati, oltre che con le spese legate all’emergenza sanitaria che hanno fatto lievitare i costi di gestione, producendo un disavanzo economico al quale si è posto rimedio intaccando il patrimonio dell’associazione.
A compensare i dati negativi ci sono fortunatamente la tenuta nel numero dei visitatori nei mesi estivi e la crescita delle attività digitali e di comunicazione, che hanno conosciuto un incremento del coinvolgimento nell’ordine del +30%. Anche il settore editoriale ha visto un segno positivo, con la crescita delle vendite dei volumi del Museo nelle librerie e sui canali online.
Il fermento dimostrato nel 2020 dal Museo prosegue anche nell’anno in corso; i progetti avviati sono numerosi e trasformeranno ulteriormente la struttura che si prepara a riaccogliere, speriamo presto, i suoi visitatori.