È stato da poco pubblicato il volume “L’esercito italiano. Armamenti, equipaggiamenti, protezioni e distintivi nella Grande Guerra” curato dal Museo per Verlag Militaria che restituisce l’importante lavoro di catalogazione delle dotazioni dell’esercito italiano in uso nella Prima guerra mondiale.
Il brissinese Oswald Mederle è il nuovo presidente del Museo Storico Italiano della Guerra, il primo di madrelingua tedesca dalla fondazione del Museo. Nominato vice presidente Silvio Rosina.
Il Comune di Rovereto ha voluto ringraziare ieri con un momento istituzionale, Alberto Miorandi, che ha da poco terminato il suo mandato di Presidente del Museo Storico Italiano della Guerra.
Sabato 18 maggio il Museo della Guerra aderisce alla Giornata Internazionale dei Musei promossa da ICOM. Dalle 10 alle 18 l’ingresso al Museo sarà gratuito e sono in programma visite e attività ad ingresso libero (su prenotazione).
Sabato 4 maggio ha avuto luogo l’Assemblea generale dei Soci del Museo che prevedeva il rinnovo delle cariche sociali per il prossimo quadriennio. Alberto Miorandi, alla guida dell’istituzione dal 2007, è stato nominato Presidente onorario. Nei prossimo giorni avverrà l’elezione delle nuove cariche all’interno del Consiglio.
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A poche settimane dalle elezioni per il rinnovo del suo Consiglio direttivo, il Museo della Guerra presenta attività, progetti e ricerche da poco concluse nel Report annuale ora disponibile online, con tutti i numeri relativi alle attività di ciascun settore operativo.
È in programma per sabato 4 maggio alle ore 14.30 l’Assemblea generale dei Soci del Museo nel corso della quale verrà nominato il nuovo Consiglio Direttivo. Fondato nel 1921, il Museo della Guerra è retto da un’associazione che oggi conta 274 soci, rappresentati da un Consiglio direttivo che dura in carica quattro anni. L’attuale Consiglio,
Grazie ai fondi assegnati al Museo dal Ministero della Cultura, è stato concluso il progetto “Industrial warfare. Catalogazione e descrizione di equipaggiamenti, dotazioni e armamento individuale del Regio Esercito (1914-1918)”, in collaborazione con ICCD. Il lavoro confluirà in una pubblicazione.