Parole come armi. La propaganda contro il nemico nell’Italia della Grande Guerra

di Marco Mondini
Museo Storico Italiano della Guerra
Rovereto 2008

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La dimensione di massa che assunse la Prima guerra impose a tutti gli stati la messa in campo di strategie, strumenti, metodologie di azione inediti.
La guerra non fu combattuta solo nelle trincee, sopra e sotto i mari, con il blocco commerciale, con la mobilitazione industriale, ma fu portata fino dove non era mai giunta: dietro il fronte nemico, con l’obiettivo di penetrare nella sfera dei sentimenti delle persone, dentro il discorso pubblico e nella comunicazione privata delle società seminando dubbi, diffondendo punti di vista eversivi, alimentando la sfiducia nella prospettiva della vittoria, facendola apparire sempre più difficile, sempre più lontana, perfino meno desiderabile di una pace qualsiasi, rovesciando l’immagine del nemico.

Il volume “Parole come armi”, catalogo della mostra “La propaganda italiana nella Prima guerra mondiale e la disgregazione dell’Austria-Ungheria” allestita al Museo della Guerra di Rovereto tra il 2009 e il 2010 racconta proprio di questa “guerra di parole” scatenata anche sul fronte italo-austriaco, ne illustra la pianificazione, gli sviluppi e gli esiti, mostra i comandanti e le “armi” impiegate – volantini, giornali, manifesti – in quella che fu la più estesa battaglia della propaganda fino ad allora scatenata.

Il catalogo presenta un saggio di Marco Mondini dedicato alla nascita e all’organizzazione delle attività di propaganda nell’Esercito italiano ed una selezione di volantini italiani rivolti ai soldati delle diverse nazionalità austro-ungariche (Cecoslovacchi, Polacchi, Ungheresi, Serbi Croati e Sloveni, Romeni, Austriaci). I materiali provengono dal “Fondo Propaganda” conservato nell’Archivio del Museo della Guerra di Rovereto, costruito a partire dal materiale donato nel 1922 da Tullio Marchetti del Servizio Informazioni della 1a Armata. I documenti sono accompagnati da schede informative.

Info

Museo Storico Italiano della Guerra
0464 438100
info@museodellaguerra.it

 

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