04.05.2021 – 30.09.2021
Rovereto, Museo della Guerra

Libia. Una guerra lunga vent’anni

LIBIA. UNA GUERRA LUNGA VENT’ANNI
Scatti di Gino Voltolina (1918-1919)

La mostra presenta una selezione di immagini realizzate in Libia tra il 1918 ed il 1919 da Giovanni (Gino) Voltolina, di cui il museo conserva un fondo estremamente corposo – quasi 1.400 fotografie, documenti personali, carte topografiche e documentazione familiare – e articolato, donato al Museo della Guerra dalla sorella Maria negli anni ’90 del Novecento e riordinato nel 2019 grazie al contributo della Fondazione Caritro.

La vicenda personale di Gino Voltolina (1894-1982) si intreccia con la storia nazionale della prima metà del XX secolo: chiamato alle armi nel giugno 1915 e nel corso della guerra combatte su fronti diversi, sui quali giunge sempre in corrispondenza di importanti operazioni belliche; nel 1917 viene inviato in Tripolania e tra il 1918 e il 1919 partecipa ad operazioni di controllo del territorio nella colonia; richiamato nuovamente alle armi nel 1937, viene promosso maggiore e destinato in Albania.

Le fotografie del fondo Voltolina permettono di ripercorrere le vicende belliche che videro impegnato l’esercito italiano nel XX secolo, ma offrono anche uno spaccato sugli usi e i costumi della borghesia italiana negli anni ’20 e ’30. Numerose sono le immagini di escursioni in montagna e pellegrinaggi sui campi di battaglia negli anni ’20, viaggi in città italiane e europee negli anni ‘30, battute di caccia e scorci della laguna veneta.

Per la mostra sono state selezionate le immagini realizzate tra il 1918 ed il 1919 in Libia, dove Voltolina, in qualità di comandante della compagnia mitragliatrici, partecipa a ricognizioni sulle coste occidentali e a combattimenti nei pressi di Zavia.

 

ITALIANI IN LIBIA

L’Italia si affaccia sulla scena coloniale in ritardo rispetto alle potenze europee, spinta dalla volontà di ottenere prestigio e riconoscimento di un ruolo politico-militare preminente, più che da motivazioni di natura economica o demografica. Nell’ottobre 1911 l’esercito italiano sbarca a Tripoli, sostenuto da una massiccia azione propagandistica; l’esercito italiano sottovaluta però l’operazione e, nonostante l’impiego massiccio di armi e mezzi nuovi (dirigibili, aeroplani, mitragliatrici, artiglierie, automezzi, radiotelegrafia, fotoelettriche), il controllo del territorio rimane limitato alla fascia costiera e inibito dalla presenza costante di azioni di guerriglia. La guerra per il controllo del paese durerà vent’anni e porterà a duri scontri con la resistenza locale e comporterà conseguenze drammatiche per la popolazione civile. Solo negli anni Trenta prendono piede i progetti di colonizzazione ed i programmi di sfruttamento economico, che perdurarono fino alla Seconda guerra mondiale.

Vuoi richiedere in prestito questa mostra?
Contattaci per maggiori informazioni: +39 0464 438100 int.250 – archivio@museodellaguerra.it

Orari

Da martedì a domenica
Orario 10-18

Inaugurazione 19.11.2020, ore 18

Archivi digitali

Le immagini in mostra sono consultabili online sulla piattaforma archivimuseodellaguerra.archiui.it