Nell’ambito del progetto Grande Guerra. L’Europa in Trentino e l’incontro con l’altro, l’associazione Viaggiare i Balcani in collaborazione con ETLI-TN e Osservatorio Balcani Caucaso e Transeuropa propone una giornata alla scoperta dei luoghi legati alle vicende che nella Prima guerra mondiale legarono il Trentino e il Balcani.
Il programma prevede l’accompagnamento del gruppo da parte di Marco Abram, storico e ricercatore presso OBCT e comprende la visita al Museo Storico Italiano della Guerra, dove ci si soffermerà sugli aspetti umani, sociali, economici e culturali del primo conflitto mondiale.
Di seguito, una sintesi del programma della giornata:
- Ritrovo ore 10.00 alla Stazione FFSS di Trento e spostamento con minibus riservato o, per chi lo desidera, con mezzi propri
- Visita a Gardolo dove un anonimo parco alla periferia di Trento nasconde le tracce di un campo di internamento della Prima Guerra Mondiale quasi totalmente dimenticato e trascurato nella memoria pubblica.
- Visita a Castellano, un centro abitato adagiato sui pendii della Vallagarina che, come tutto il Trentino durante la Grande Guerra, subì le conseguenze della vicinanza al fronte italo-austriaco.
- Pranzo libero a Rovereto
- Visita al Sacrario monumentale di Casteldante
- Visita al Museo Storico Italiano della Guerra
- Rientro alla Stazione FFSS di Trento
Per informazioni su costi e modalità di partecipazione è possibile visitare il sito di Viaggiare i Balcani oppure scaricare il programma completo in versione pdf.
IL PROGETTO
La storia dei soldati bosniaci arruolati nell’esercito austro-ungarico nella Prima Guerra Mondiale e arrivati sul fronte trentino è al centro di un progetto condotto da Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa e sostenuto dalla Fondazione Caritro. Grazie alla partnership con il Museo della Guerra di Rovereto, Extinguished Countries e le associazioni Deina Trentino e Viaggiare i Balcani , la ricerca si propone di approfondire una particolare esperienza storica di incontro tra Trentino ed Europa sud-orientale e centro-orientale. Viene così sviluppato il precedente progetto “Gli ultimi della Grande Guerra”, dedicato ai prigionieri di guerra degli eserciti russo, serbo e romeno che a migliaia abitarono le vallate trentine in quegli anni. Le testimonianze locali sono ricche di relazioni con persone venute da territori lontani, portatrici di lingue, culture e religioni diverse e trasferite sul fronte italo-austriaco come soldati, lavoratori, prigionieri di guerra. Obiettivi del progetto sono il recupero della memoria di questi intrecci per andare alle radici del multiculturalismo europeo e la proposta di una lettura dei fatti della Prima guerra mondiale in senso transnazionale. I risultati della ricerca confluiscono in diversi strumenti, materiali e iniziative rivolti a studenti, pubblico locale e turisti in visita in Trentino. Sul sito di OBCT sono disponibili articoli di approfondimento e le 4 puntate del podcast dedicato a questo tema (https://www.balcanicaucaso.org/Podcast/Zent).