Uniformi e copricapo del Regio Esercito Italiano

Grazie al sostegno del Ministero della Cultura, Direzione Generale Archeologia, belle arti e paesaggio, tramite un bando per progetti ed iniziative relativi al patrimonio storico della Prima guerra mondiale, il Museo della Guerra di Rovereto ha potuto intraprendere un importante lavoro di catalogazione sulla propria collezione di uniformi e copricapo in uso al Regio Esercito Italiano nel periodo 1909-1919.

Il progetto ha permesso di rendere disponibili online 223 schede dettagliate, corredate da immagini, nel Catalogo Generale dei Beni Culturali curato da Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione sul portale www.catalogo.beniculturali.it. Si tratta di 75 copricapo, 56 elmetti e 92 giubbe ed uniformi.
Gli esiti del progetto svolto con l’ICCD, confluiranno in un’importante pubblicazione curata dal Museo per l’editore Verlag Militaria di Vienna, che presenterĂ  oltre alle collezioni del Museo anche quelle di altri musei nazionali ed internazionali e di collezionisti privati.

Le schede sono caricate anche in SIGECWeb, il Sistema Informativo Generale del Catalogo, accessibile dagli addetti ai lavori all’indirizzo www.sigecweb.beniculturali.it.
Curatori del progetto sono Davide Zendri per il Museo della Guerra e Ada Gabucci per l’ICCD, affiancati da Francesco Frizzera direttore del museo e Alessandra Barbuto a rappresentare il Comitato tecnico-scientifico speciale per il patrimonio storico della Prima guerra mondiale.

Le uniformi grigio-verde vennero introdotte a partire dal 1909 e andarono a sostituire i modelli precedenti che non si adattavano più alle esigenze della guerra moderna, prima fra tutte quella del mimetismo. Tra i pezzi conservati dal Museo e ora catalogati ci sono alcuni cimeli particolarmente significativi come le uniformi dei tre irredentisti trentini Battisti, Chiesa e Filzi, alle quali si sommano altri elementi di rilievo, come il copricapo del gen. Pecori Giraldi, i cimeli di alcuni protagonisti del Volo su Vienna, l’elmetto Adrian rinvenuto a Passo Buole e appartenuto ad uno degli 11 soldati trasportati ad Aquileia per la selezione del Milite Ignoto

Per la catalogazione, è stata scelta la scheda catalografica VeAC 3.01, giĂ  prevista per la categoria “Vestimenta”, ma che presentava alcune rigiditĂ  importanti per la descrizione di questo tipo di materiali. Grazie alla disponibilitĂ  dell’ICCD, la scheda è stata implementata, permettendo così una corretta ed accurata descrizione dei pezzi. La ricaduta del progetto non è limitata alle collezioni del Museo: l’implementazione della scheda catalografica VeAC 3.01 permette una corretta descrizione di beni detenuti da molti altri musei, soprattutto civici e militari, che potranno fruire degli esiti di questo progetto pilota per approfondire la conoscenza dei beni da loro detenuti, valorizzandoli.
Dove possibile, le schede, oltre all’identificazione del pezzo e la sua descrizione, sono arricchite da immagini d’epoca, provenienti dall’archivio fotografico del Museo e informazioni di tipo archivistico e bibliografico, relative alle testimonianze storiche che contengono dettagli sulle dotazioni uniformologiche del Regio Esercito, in particolare sull’introduzione dell’uniforme grigio-verde.

La catalogazione è risultata di grande importanza non solo ai fini di un riordino delle collezioni e delle attivitĂ  espositive del Museo che in questo periodo sta progettando un ampio riallestimento, ma anche perchĂ© ha posto le basi per la realizzazione di un catalogo piĂą ampio, in corso di pubblicazione con l’editore Verlag Militaria di Vienna. Il volume presenterĂ  piĂą di 350 pezzi, provenienti in misura prevalente dalle collezioni del Museo storico italiano della guerra, ma afferenti anche alle collezioni di musei di rilievo nazionale ed internazionale fra i quali il MusĂ©e Royal de l’ArmĂ©e et d’Histoire Militaire di Bruxelles, il museo del Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera, il Museo delle Forze Armate 1914-1945 di Montecchio Maggiore e molti altri enti, istituzioni e privati. Il catalogo, in uscita nel 2022, costituirĂ  un repertorio pressochĂ© completo delle uniformi in dotazione all’Esercito italiano nel periodo della Prima guerra mondiale.

Info

Responsabile Collezioni
Davide Zendri
+39 0464 438100 int. 2016
collezioni@museodellaguerra.it