Fino al 10.03.2023
Rovereto, Museo della Guerra

La pelle del soldato. Uniformi, corazze, elmetti e maschere antigas dalla Prima guerra mondiale al Duemila

Il corpo del soldato ha sempre avuto bisogno di protezioni per limitarne la vulnerabilità o renderlo meno visibile al nemico.
Nell’Ottocento i soldati indossavano un’uniforme di stoffa colorata, un copricapo di tessuto o di cuoio.

Durante la Prima guerra si diffusero uniformi mimetiche e elmi metallici, corazze d’acciaio per i soldati impegnati negli assalti e scudi protettivi da trincea. Si sperimentarono modelli diversi di maschere antigas e protezioni per gli agenti chimici, introdotti per la prima volta nel corso del conflitto.

Nel corso del Novecento, segnato da due guerre mondiali, dalle guerre di decolonizzazione e dalla Guerra fredda, sono più volte cambiate le forme del combattimento. Parallelamente, la ricerca di protezioni efficaci per il corpo dei combattenti è continuata, contrastata da sempre nuove minacce.

La mostra racconta un capitolo di questa lunga storia, dagli anni successivi alla Prima guerra mondiale ai giorni nostri, attraverso le raccolte del Museo, arricchitesi nel corso del tempo attraverso donazioni. Tra le più importanti che hanno reso possibile questa esposizione, la donazione della raccolta di uniformi mimetiche di Alessandro Cirla e la donazione di copricapo di Alberto Turinetti di Priero.

 

Con il contributo di Assessorato alla Cultura della Provincia autonoma di Trento, Volksbank Banca Popolare dell’Alto Adige, Apt Rovereto e Vallagarina, Cantina d’Isera

 

Orari

Da martedì a domenica
Orario 10-18