Prigionieri di guerra, soldati del Regio Esercito, fascisti, partigiani, disoccupati, migranti regolari e clandestini: questi i profili dei volontari italiani impegnati nella Legione Straniera francese a partire dagli anni Trenta del secolo scorso e soprattutto dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Le storie dei legionari italiani restano poco studiate, nonostante la loro significativa presenza nella Legione e l’importanza delle loro vicende nella storia italiana e internazionale. La ricerca di Mariella Terzoli ha analizzato la loro esperienza partendo dal contesto di provenienza e dalle motivazioni che li spinsero ad arruolarsi, restituendoci tutta la complessità del quadro sociale, culturale e politico dell’Italia e della Francia nel secondo Dopoguerra.
Dalle criticità e dagli aspetti meno conosciuti di questa vicenda, si ricostruisce un frammento significativo della storia italiana ed emergono alcune dinamiche della storia della Francia e delle sue colonie durante la Quarta Repubblica, mettendo in luce la diretta correlazione tra le fratture politiche, socioeconomiche e migratorie dell’Italia, la trasformazione dell’Impero francese e la presenza degli italiani nella Legione Straniera.
Mariella Terzoli è laureata in scienze storiche presso l’Università La Sapienza di Roma, in co-tutela con l’Università di Grenoble-Alpes (2018). Dopo aver partecipato ad un corso executive in Affari Strategici presso la LUISS School of Government, ha condotto un dottorato in studi storici presso l’Università Statale di Milano, in co-tutela con l’École des hautes études en sciences sociales di Parigi. La sua ricerca ha avuto per oggetto la genesi e lo sviluppo dell’arruolamento di italiani nella Legione straniera francese durante le guerre di decolonizzazione della IV Repubblica francese. È assegnista di ricerca presso l’università La Sapienza di Roma.
L’incontro fa parte del ciclo Vietnam dimenticato: le storie ed è collegato alla mostra Vietnam dimenticato visitabile al Museo della Guerra di Rovereto fino al 31 agosto 2025.
Ingresso libero. La partecipazione è valida come formazione per i docenti.
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