In occasione della Giornata in ricordo delle vittime e dei caduti trentini promossa dalla Provincia Autonoma di Trento in collaborazione con Museo Storico Italiano della Guerra e Fondazione Museo storico del Trentino, sono in programma due visite guidate gratuite al Museo di Rovereto sul tema della memoria della Prima guerra mondiale.
La Giornata del ricordo è stata istituita dalla Provincia con la legge 11/2017, individuando come data il 14 ottobre di ogni anno. Con la stessa legge è stata stabilita la realizzazione del “Memoriale dei Caduti trentini nella Grande Guerra”, la cui collocazione ultima sarà presso il Sacrario di Castel Dante a Rovereto.
Nel corso della visita alle collezioni del Museo ci si soffermerà in particolare nelle sale dedicate alla fine della Prima guerra mondiale e agli anni immediatamente successivi, quelli nei quali si sviluppano le diverse forme del ricordo e della memoria del conflitto. In particolare, si racconterà di quanto avvenne in Trentino e nella città di Rovereto, dove negli anni che seguirono la Gande Guerra, alla memoria dei caduti vennero dedicati numerosi monumenti e luoghi commemorativi.
VISITE GUIDATE GRATUITE PER LA GIORNATA DEI CADUTI TRENTINI
Domenica 13 ottobre, ore 11 e ore 15
La partecipazione alla visita guidata è gratuita con prenotazione obbligatoria allo 0464 488041 oppure scrivendo a didattica@museodellaguerra.it.
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LA GIORNATA IN RICORDO DELLE VITTIME E DEI CADUTI TRENTINI
(a cura di Ufficio Stampa PAT)
Allo scoppio della Prima guerra mondiale il Trentino faceva parte dell’Impero austro-ungarico e confinava con il Regno d’Italia. Nell’estate del 1914 migliaia di trentini furono richiamati alle armi e inviati sul fronte orientale, in Galizia (territorio oggi diviso fra Polonia e Ucraina), per combattere contro l’esercito russo.
Nel corso della Grande Guerra furono 60.000 in totale i trentini arruolati, circa 12.000 non tornarono. Un anno dopo, nel maggio del 1915, la dichiarazione di guerra dell’Italia all’Austria portò il conflitto nelle case dei trentini. Con l’apertura del fronte meridionale le zone di confine vennero evacuate. Furono oltre centomila i profughi sfollati, la maggioranza nell’entroterra dell’Impero austro-ungarico, principalmente nei campi di Braunau e Mitterndorf e nei Paesi della Boemia e della Moravia, altri furono evacuati dall’esercito italiano nel Regno d’Italia.
La scelta della data del 14 ottobre ricorda entrambi questi aspetti: nell’autunno del 1914 vi furono scontri sanguinosi sul fiume San, in Galizia, nel corso dei quali morirono molti soldati trentini, di contro nel novembre del 1915 entrarono i primi trentini nella “città di legno” di Braunau, il baraccamento destinato ai profughi evacuati allo scoppio della guerra con l’Italia.