Itinerario storico sulle tracce della Prima guerra mondiale
La strada da Albaredo alla cima dello Zugna attraversa quelle che un tempo erano le linee militari austriaca e italiana.
Il recente progetto di recupero ha riportato alla luce i resti di molti manufatti militari: postazioni d’artiglieria, trincee, gallerie e cimiteri militari. Il percorso, lungo circa 11 Km, è corredato da una segnaletica dettagliata: inizia a q. 900, poco sotto Malga Tof, e si snoda dalle retrovie alla prima linea austro-ungarica, alla terra di nessuno, alle linee ed alle retrovie italiane fino alla cima. Il percorso stradale si intreccia con il Sentiero della Pace.
Poco sopra Malga Tof, su un tornante, inizia il “Sentiero delle trincee”, lungo il quale si trova il cimitero del Redentore (già di San Costanzo).
Tornati sulla strada, all’inizio del percorso del “Trincerone”, una mulattiera porta alla Foraora teatro, nel maggio 1918, di un duro scontro.
I manufatti militari dell’area del “Trincerone” italiano e della prima linea austriaca del “Kopfstellung” sono stati ripuliti; il “Trincerone”, pressoché cancellato dai bombardamenti, è stato in parte reintegrato per renderne riconoscibile l’originaria funzione.
Oltrepassato il “Trincerone”, è possibile visitare i resti del cimitero di San Matteo e il sedime del cimitero di Santa Barbara. Lungo la strada forestale (che corrisponde al Sentiero della Pace) si arriva al cimitero di San Giorgio, dove sono state radunate lapidi un tempo presenti nei numerosi cimiteri di guerra della zona.
Nei pressi del rifugio Monte Zugna, è situato il “Sass dei usei”– roccione attraversato da gallerie che conducono a feritoie per mitragliatrici, oggi visitabili.
Una mulattiera conduce al “Parco della Pace” dove si notano manufatti austro-ungarici (un impluvio per la raccolta dell’acqua piovana, ruderi di caserme) e tracce della presenza italiana: trincee, ricoveri in roccia, postazioni di artiglieria e il cimitero militare “Coni Zugna”.
Dal “Parco della Pace” un sentiero conduce alla cima (dove rimangono postazioni d’artiglieria, un osservatorio e altri manufatti), mentre seguendo il “Sentiero della Pace” si raggiunge passo Buole, dove gli italiani nel maggio 1916 fermarono l’offensiva nemica. Lungo il tracciato è in progetto, a cura del Comune di Ala, l’identificazione e il recupero di manufatti e siti storici, tra i quali il caposaldo del “Loner”.
A Passo Buole una cappella e alcuni cimiteri ricordano i caduti. Importante è la presenza di manufatti legati al rifornimento dello Zugna nonché la strutturazione a caposaldo delle cime. Passo Buole è raggiungibile anche con un ripido sentiero da Riva di Vallarsa o con una comoda strada da Marani di Ala.