OpenCult. Per un museo accessibile
Si è da poco concluso il progetto realizzato dal Museo della Guerra di Rovereto con il sostegno di Fondazione Caritro che ha permesso di creare contenuti e strumenti di visita rivolti alle persone con disabilità sensoriali. Grazie al finanziamento ottenuto tramite il Bando Digitale per la Cultura 2023, sono stati realizzati strumenti fisici e digitali che permettono ai visitatori sordi, ciechi o ipovedenti di fruire dei contenuti del Museo negli spazi espositivi ma anche da casa.
Obiettivo primario del progetto era quello di garantire autonomia nell’esperienza di visita ad un numero sempre più ampio di persone, con la possibilità di scegliere contenuti, tempi e modalità della visita.
Per arrivare a questo risultato è stata fondamentale la progettazione condivisa svolta dai Servizi educativi del Museo insieme ad ENS Ente Nazionale Sordi Trento e la Cooperativa Sociale AbilNova di Trento per metodo e contenuti e con l’azienda Suggesto srl per il supporto tecnologico.
Ad una prima fase di ascolto dei bisogni, ha fatto seguito l’ideazione di soluzioni che rispondessero alle necessità di pubblici diversi. Il coordinamento del progetto è stato svolto da Anna Pisetti, Responsabile dei Servizi Educativi con la collaborazione di Valentina Agostini.
Con ENS si è scelto di produrre 11 video in LIS – Lingua dei Segni Italiana nei quali vengono fornite informazioni utili alla visita ma soprattutto la descrizione delle principali sale espositive.
I video sono andati a comporre un vero e proprio percorso guidato fruibile tramite l’app di visita gratuita MobiCult (online ed offline) e sul canale YouTube del museo. I contenuti permettono ai visitatori sordi di essere accompagnati durante la visita ma anche di conoscere i temi trattati prima di arrivare al Museo o di approfondirli nel post-visita.
Con AbilNova si è deciso invece di lavorare ad alcune postazioni che combinassero l’interazione fisica con gli oggetti con l’accesso a contenuti digitali. Lungo il percorso di visita sono stati realizzati un modello in due parti del castello di Rovereto, prodotto con stampante 3D, che restituisce appieno la sua architettura ed una “vetrina tattile” con una selezione di oggetti legati al tema della vita in trincea nella Prima guerra mondiale che si possono liberamente toccare. Entrambe le postazioni sono arricchite da audio descrizioni fruibili gratuitamente attraverso l’app del museo. La possibilità di toccare gli oggetti non si limiterà a quelli contenuti nella vetrina ma riguarderà anche alcuni materiali che fanno già parte del percorso espositivo e che saranno opportunamente segnalati.
Nella sezione staccata in piazza Podestà dedicata alle Artiglierie sono state collocate poi tre postazioni multimediali con contenuti video e audio che riportano alcune testimonianze sull’esperienza di guerra di combattenti e civili.
Grazie al finanziamento ottenuto con il bando è stato possibile anche potenziare l’infrastruttura di gestione dei contenuti multimediali presenti in museo e nella sezione “Artiglierie”, permettendo l’attivazione in alcune postazioni di contenuti differenziati per pubblici con esigenze specifiche.
Negli ultimi anni, il Museo ha rafforzato il suo impegno per divenire luogo accogliente per un pubblico sempre più ampio. Questo ha significato intervenire sugli spazi museali, sugli apparati informativi, sulla comunicazione e sugli strumenti di visita, adeguando contenuti e linguaggio ai diversi pubblici.
Restano però alcuni importanti ostacoli legati all’accessibilità di un museo che si trova all’interno di un castello quattrocentesco. Per questo, all’interno del progetto è stata prevista la realizzazione di foto panoramiche a 360 gradi di tutte le sale del Museo che confluiranno in un percorso virtuale navigabile, che consenta di visitare anche da remoto spazi nei quali, per ragioni di tutela dell’immobile, non è ipotizzabile una completa rimozione delle barriere architettoniche.
Per garantire una corretta fruizione degli strumenti realizzati, il progetto prevede la formazione da parte di ENS Trento e Abilnova dei mediatori della sezione educativa del Museo e del personale di accoglienza sulle modalità con le quali accogliere un pubblico con difficoltà uditive o visive.
La volontà del Museo espressa attraverso queste iniziative è di fare in modo che la visita al museo rappresenti un’esperienza piacevole ed una forma di arricchimento culturale, linguistico e sociale per quante più persone possibile.
Il progetto rappresenta il punto di partenza per lo sviluppo di servizi più strutturati e attività rivolte al pubblico con disabilità e il rafforzamento di collaborazioni proficue con i soggetti che offrono loro servizi e supporto. I risultati concreti del progetto costituiscono inoltre un arricchimento dell’offerta museale per tutti i visitatori. Offrire contenuti semplificati, diversificare gli strumenti, potenziare l’uso del digitale e l’interattività, adottare soluzioni e linguaggi più attenti alle esigenze del pubblico, costituiscono infatti le basi per rendere davvero il museo un luogo accogliente.