Scuole al Museo: oltre 21 mila presenze tra 2022 e 2023
Alla chiusura dell’anno scolastico 2022-23 il Museo della Guerra di Rovereto ha registrato oltre 21 mila presenze relative alle scuole, confermando la piena ripresa delle visite del pubblico scolastico e il ritorni agli standard pre-pandemia, con un aumento costante soprattutto nei mesi primaverili. Il 90% delle classi ha prenotato almeno un’attività didattica proposta dal settore educativo del Museo, scelta tra visite agli spazi espositivi, laboratori, attività in classe ed uscite sul territorio.
Il pubblico scolastico che frequenta il Museo è formato in gran parte da scuole secondarie (66% di primo grado e 33% di secondo grado), e l’interesse principale resta quello verso la Prima guerra mondiale, anche se si registra un crescente interesse da parte delle scuole primarie e dell’infanzia, grazie alle proposte incentrate sulla storia del castello che ospita il museo.
Con un percorso espositivo completamente rinnovato e arricchito, insieme ai numerosi siti storici presenti in Vallagarina, Rovereto si conferma una delle mete principali per approfondire i temi legati alla Grande Guerra. Qui infatti i docenti possono abbinare la visita al museo, ad un laboratorio sui documenti d’archivio o alla visita a luoghi della memoria – quali la Campana dei Caduti e il Sacrario militare – oppure a trincee e forti oggi visitabili grazie al lavoro di associazioni e volontari e al sostegno dell’amministrazione pubblica.
Quest’anno scolastico ha registrato un’importante adesione delle scuole della Vallagarina, per le quali il museo è ormai un interlocutore privilegiato nella costruzione dei programmi di storia, non solo in riferimento alla Prima guerra mondiale ma anche al Medioevo e all’età moderna – con particolare riferimento alla storia di Rovereto – e al fascismo. Non sono mancate le proposte didattiche su temi più vicini alla contemporaneità, grazie anche all’occasione data dalla mostra fotografica “Sarajevo 1992-1996. L’assedio più lungo”, con la solida collaborazione con Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa.
Un altro dato significativo è quello relativo alle provenienze: il 75% delle scuole che hanno visitato il Museo tra settembre 2022 e giugno 2023 proviene infatti da fuori provincia; i bacini maggiormente coinvolti sono la Lombardia e l’Emilia Romagna, ma si registrano presenze significative del centro Italia, in crescita negli ultimi anni.
La città di Rovereto si è rivelata ormai da tempo meta ideale per il turismo scolastico, grazie all’offerta culturale e educativa di qualità dei musei e al lavoro di promozione e coordinamento garantito da APT Rovereto Vallagarina Monte Baldo.
I risultati positivi si devono anche all’impegno del Museo nell’accorciare la distanza con un passato che ragazze e ragazzi avvertono come molto lontano, offrendo loro spunti di riflessione sul presente, in una dimensione di scambio e confronto. Le sale del museo offrono infatti uno spazio e un tempo preziosi per approcciare la storia in una modalità diversa, che punta a stimolare l’osservazione e la capacità critica. Questo è possibile grazie al lavoro svolto quotidianamente dagli educatori che operano al Museo che riescono a coinvolgere gli studenti in maniera attiva su temi complessi.
L’azione del Museo si consolida anche attraverso gli ormai consueti appuntamenti di formazione rivolti agli insegnanti, che in quest’anno scolastico hanno spaziato tra una serie di appuntamenti dedicati ai colpi di stato nella storia del Novecento e degli anni Duemila, alla guerra nella ex Jugoslavia con gli incontri legati alla mostra temporanea sull’assedio di Sarajevo ad altre iniziative puntuali volte a fornire ai docenti gli strumenti per poter fruire degli spazi museali anche in autonomia.
La funzione educativa del Museo non si ferma al lavoro con le scuole ma coinvolge anche adulti e famiglie con una fitta programmazione di visite guidate, attività e incontri che nel corso di tutto l’anno coinvolgono un ampio pubblico di residenti e turisti. I dati relativi alle scuole sono in linea con il trend positivo che più in generale riguarda gli ingressi al museo per il 2023, che nel primo semestre dell’anno ha già registrato un aumento di visitatori rispetto al 2022.