Camminando nella Grande Guerra | Sul Monte Calisio
A pochi passi dalla città di Trento è possibile immergersi in un luogo pieno di storia. È il Monte Calisio, che tra le altre cose presenta alcuni unici manufatti della fortificazione austro-ungarici ai tempi della Grande Guerra. Ne parliamo nell’ultimo articolo della rubrica “Camminando nella Grande Guerra”, scritto da Davide Leveghi in collaborazione con il Museo della Guerra di Rovereto.
Posto a cavallo fra la città di Trento, la Val di Cembra e la Valsugana, il Monte Calisio contiene in sé innumerevoli storie che attraversano i millenni. Qui, infatti, sorse una prosperosa attività mineraria che ha dato alla montagna il nome di “Argentario”. Qui è stata trovata la Venere del Gaban, statuetta d’epoca preistorica che testimonia la presenza dell’uomo ancora ai primordi della sua storia. Qui passava la via Claudia Augusta, costruita per volere di Druso per collegare la Pianura Padana alla Baviera. E qui, infine, si trovano alcuni interessanti manufatti che raccontano dei piani di fortificazione austro-ungarici al tempo della Grande Guerra.
Passeggiare sul Monte Calisio, dunque, oltre a permettere di passare piacevoli momenti immersi nei boschi, a pochi passi dalla città, cala gli escursionisti in un luogo denso di storia. Come solito in “Camminando nella Grande Guerra”, rubrica del giornale Il Dolomiti in collaborazione con il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto, ci concentreremo però sulle testimonianze che il monte offre del passaggio del primo conflitto mondiale.
Diamo ora alcuni dettagli tecnici per chiunque volesse svolgere l’itinerario: partendo da località Pinara (390 metri di quota), poco sopra l’abitato di Martignano, il percorso sul Monte Calisio (1097 metri di quota) richiede circa 4 ore per poco più di 700 metri di dislivello. È percorribile durante tutto l’anno, con l’invito però a prestare attenzione, in inverno, nell’ultimo tratto, vista la possibile presenza di neve e ghiaccio. Nel caso in cui si vogliano visitare le caverne, è obbligatorio portarsi caschetto e torcia.