Report annuale: i numeri del Museo nel 2021
Come ogni anno, il Museo ha recentemente presentato ai suoi Soci e alla stampa una panoramica delle sue attività, raccolta nel report annuale pubblicato sul sito web istituzionale. Il Centenario, il riallestimento del percorso permanente, i progetti espositivi e quelli digitali: per il Museo della Guerra il 2021 ha segnato un anno di grandi cambiamenti, nonostante il protrarsi dell’emergenza sanitaria.
La pandemia ha senz’altro inciso sulle attività, imponendo oltre 4 mesi di chiusura forzata, forti limitazioni agli eventi e alla presenza di gruppi e scuole. Tuttavia sono stati oltre 20.500 i visitatori venuti al Museo, concentrati nei mesi estivi, con un picco nel mese di luglio in cui si sono registrati flussi maggiori che negli anni pre-pandemia. Lo sforzo del Museo di divenire luogo accogliente anche per i più piccoli è stato premiato con un afflusso significativo di famiglie provenienti da tutto il Nord Italia che, anche grazie alla Trentino Guest Card (posseduta da oltre il 25% dei visitatori), hanno visitato il museo. La presenza di pubblico straniero, pur in percentuale minore rispetto al passato, ha fatto registrare incoraggianti segnali di ripresa.
Nonostante i mesi di chiusura è proseguito il lavoro di trasformazione del percorso di visita, che conta ora su una superficie di oltre 2.000 metri quadrati, che andrà ad ampliarsi ancora con gli ultimi lavori di restauro del castello. Sono state riallestite le sale dedicate agli eserciti nell’800 e sono stati inaugurati due nuovi spazi dedicati al fenomeno dei volontari e alla dimensione globale della Prima guerra mondiale.
Con il sostegno del Comune di Rovereto, sono stati riorganizzati gli spazi di accoglienza, la biglietteria ed il bookshop. ll Museo ha anche condotto un rilevante intervento di riqualificazione energetica nell’ottica di una maggiore sostenibilità. Con il supporto di Dolomiti Energia sono stati sostituiti circa 700 corpi illuminanti con tecnologia a led, con una rilevante riduzione nei consumi di energia elettrica (-40%). Potenziata anche la rete informatica del Museo per garantire una gestione migliore dei prodotti multimediali inseriti nel percorso di visita, anche da remoto.
Al pubblico sono state proposte 4 mostre temporanee a Rovereto, 2 presso l’ex colonia Pavese di Torbole sul Garda e altre 6 tra Trentino, Alto Adige e Tirolo nell’ambito del progetto Connessioni Montane realizzato per l’Anno dei Musei dell’Euregio.
Non ha subito battute d’arresto e anzi, si è intensificata, l’attività legata alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio. Sono 77 le donazioni che hanno ampliato le collezioni e gli archivi del Museo, alle quali si aggiungono diverse acquisizioni, per centinaia di oggetti, fotografie e documenti d’archivio entrati a far parte del patrimonio. Le convenzioni di prestito con altri musei e istituzioni hanno permesso di esporre oggetti, documenti e fotografie anche in altre sedi museali e in iniziative espositive temporanee in ambito nazionale. In particolare si segnala la collaborazione con il Museo delle Forze Armate 1914-1945 di Montecchio Maggiore che espone diversi pezzi di artiglieria provenienti da Rovereto.
Lunga la serie di eventi realizzati in parte online e in parte in presenza, come gli appuntamenti legati al centenario del Museo, le visite teatralizzate, gli incontri di approfondimento, le presentazioni di libri oltre che le visite guidate e le attività per famiglie previste con cadenza regolare per tutto l’anno. Diverse anche le iniziative coordinate con gli altri musei della città e promosse efficacemente insieme all’Apt Rovereto e Vallagarina.
Nonostante le restrizioni dovute al Covid, sono 103 le scolaresche che hanno svolto attività proposte dal Museo (per un totale il oltre 2.100 studenti), 86 delle quali coinvolte in modalità online. A queste si aggiungono alcuni progetti speciali, quelli di Alternanza Scuola Lavoro e corsi di formazione per i docenti che, svolgendosi online, hanno visto la partecipazione di docenti di varie parti d’Italia.
Una quota rilevante del lavoro del Museo è stata caratterizzata dalla partecipazione a bandi culturali che hanno portato alla realizzazione di numerosi progetti speciali. Grazie al sostegno di Fondazione Caritro è stato portato a termine un importante progetto di sviluppo digitale con la creazione di MobiCult, un’applicazione per smartphone che funge da audioguida per i visitatori, già scaricata da oltre 2.000 utenti.
Sempre grazie a bandi Caritro, è stato concluso il progetto Gli ultimi della Grande Guerra: memoria in rete che ha portato ad un primo censimento delle tracce della presenza di prigionieri di guerra russi e serbi sul fronte alpino e il riordino dei materiali d’archivio contenuti nel Fondo Opera Campana dei Caduti e in quello di Carmela Rossaro, entrambi legati alla storia di uno dei simboli più noti della città.
Al Ministero della Cultura si deve invece il finanziamento che ha permesso di svolgere la catalogazione su standard ICCD di oltre 200 uniformi, copricapi, elmetti ed elementi di uniforme del regio esercito italiano del periodo 1909-1923, che fanno parte delle collezioni del Museo. Un lavoro imponente che verrà a breve valorizzato con la pubblicazione di un doppio volume con la casa editrice Verlag Militaria di Vienna. Già citato l’importante progetto sostenuto da Euregio sulla mobilità nella Prima guerra mondiale, che ha portato alla realizzazione di ricerche, mostre ed eventi in sette diverse sedi museali.
In crescita anche la community che segue il Museo da remoto, con 57.000 utenti che hanno visitato il sito web istituzionale, ai quali si sommano gli oltre 8.000 che seguono l’attività del Museo sui social network. Grazie all’implementazione del canale You Tube sono 36.099 le visualizzazioni dei video disponibili. Si segnala inoltre che, nonostante la fine del centenario del primo conflitto mondiale, sono in costante crescita gli utenti del portale www.trentinograndeguerra.it, gestito dal Museo, con oltre 155.000 utenti, che prossimamente verrà implementato con nuovi contenuti.
Il report dettagliato di tutti i settori di attività del Museo per il 2021 e gli anni precedenti è disponibile in questa pagina.