Montagne cyborg. Storie di paesaggi ibridi
E’ stato presentato in questi giorni al Trento Film Festival il progetto Montagne Cyborg. Storie di paesaggi ibridi, che indaga in maniera originale sugli intrecci fra conflitti e paesaggio. I curatori del progetto, gli architetti Marco Ferrari e Sara Favargiotti, hanno lavorato alla costruzione di “un cantiere di narrazioni alternative per la montagna” anche grazie ad una ricerca sull’archeologia del paesaggio bellico, per meglio comprendere i rapporti tra ciò che è accaduto in passato, quello che continua a ripetersi e ciò che sarà.
Per farlo si sono avvalsi anche dei materiali conservati negli archivi del Museo della Guerra, in particolare i documenti del Genio Militare Austriaco che riguardano la storia delle fortificazioni imperiali in Trentino (mappe e planimetrie), supportati dal responsabile dell’archivio Nicola Fontana. Il Museo conserva infatti un ampio patrimonio archivistico e fotografico relativo ai forti austro-ungarici costruiti tra la fine dell’Ottocento e la Prima guerra mondiale, ben descritti nel volume edito dal Museo La regione fortezza di Nicola Fontana, una pubblicazione che racconta in dettaglio il periodo di costruzione e di utilizzo di queste fortezze, che ancora oggi sono segno tangibile del conflitto sul nostro territorio (il libro è acquistabile presso il bookshop del Museo e nei principali canali di vendita online).
Il progetto verrà presentato anche venerdì 13 maggio presso il Politecnico di Zurigo ETH in occasione del convegno AlpenSymposium – Alpine landscape in transformation curato dal paesaggista Gunther Vogt, all’interno della sezione ‘Landscape as archive’.