Camminando nella Grande Guerra | Sul Monte Corno di Nago
Lâitinerario ad anello sullâaltura a nord di Nago attraversa una zona piena di testimonianze del passaggio del conflitto. Fra castagneti e enormi massi franosi, si trovano infatti postazioni dâartiglieria, posti di comando e tanto altro, in una zona dalla forte valenza strategica. Ecco il Monte Corno, nuovo âepisodioâ della rubrica âCamminando nella Grande Guerraâ, in collaborazione con il Museo Storico italiano della Guerra di Rovereto
Posto lungo il sistema fortificato a difesa di Riva del Garda, il Monte Corno conserva â grazie allâottimo lavoro di recupero e valorizzazione svolto dalla compagnia SchĂźtzen di Arco, in collaborazione con gli Alpini di Nago-Torbole e lâassociazione Castagneto di Nago â numerosi manufatti della Grande Guerra. Qui un percorso escursionistico, molto interessante non solo sotto il profilo storico ma anche sotto quello naturalistico, attraversa ad anello lâaltura a nord di Nago, restituendo lâimportanza strategica nel conflitto italo-austriaco.
Tra boschi di castagni, frane dâepoca preistorica ed enormi massi, ormai immersi nella vegetazione, lâescursionista può trovare utili testimonianze della vita in guerra. Dalle grotte utilizzate come depositi o ricoveri, alla lunghe trincee che danno sulla valle di Loppio, sulle pendici del Baldo e sul Garda, passando dalle costruzioni per gli ufficiali, le cisterne dâacqua e tanto altro, appassionati e curiosi possono immergersi nella storia.
Prima di passare alla descrizione del percorso, però, è bene dare alcune informazioni tecniche per tutti coloro che volessero percorrere questo itinerario. Percorribile da tutti e durante tutto lâanno, lâitinerario ad anello del Monte Corno di Nago (820 metri di quota) non presenta grandi difficoltĂ : oltre a qualche tratto un poâ erto e ad altri esposti (ma dotati di cordino), il sentiero sale tranquillamente dallâabitato di Nago (222 metri di quota) per circa 600 metri di dislivello, per un tempo di percorrenza attorno alle 2 ore e mezza.