Camminando nella Grande Guerra | Sui Denti del Pasubio
L’itinerario che descriviamo questa volta nella rubrica “Camminando nella Grande Guerra”, in collaborazione con il Museo della Guerra di Rovereto, percorre dei luoghi molto noti del fronte italo-austriaco. Sui Denti del Pasubio, distanti 50 metri l’uno dall’altro, italiani e austriaci si batterono in tremende quanto inutili battaglie che lasciarono sul terreno migliaia di morti, fra infruttuosi attacchi ed enormi esplosioni.
Lungo e impegnativo, il percorso che da Malga Cheserle (1402 metri di quota) porta ai Denti del Pasubio (2203 il Dente austriaco, 2220 il Dente italiano, 2231 cima Palon) fa immergere gli escursionisti in uno degli scenari più celebri della Grande Guerra in Trentino. Qui, infatti, si combatterono alcune delle battaglie più sanguinose del fronte trentino-tirolese, con i soldati dei due schieramenti impegnati in estenuanti scontri – letteralmente a pochi passi gli uni dagli altri.
Non c’è che qualche metro, infatti, fra i Denti che dominano il massiccio del Pasubio. Qui italiani e austro-ungarici si contesero palmo per palmo ogni centimetro delle brulle cime, sfiancandosi in attacchi umanamente costosi ma sostanzialmente inefficaci; non si risparmiarono, nemmeno, nel tremendo scontro della guerra di mine (QUI un approfondimento) – una decina furono quelle fatte esplodere, cinque per parte, dal settembre del ’17 al marzo del ’18.
Prima di calarci nel percorso e nel contesto storico in cui si inserisce, tuttavia, è bene offrire ai lettori – ed eventuali escursionisti – i dati tecnici utili a affrontare in sicurezza questo aspro ma suggestivo itinerario. Tanti sono infatti i sentieri che percorrono il massiccio del Pasubio, incrociando percorsi e storie di una terra a cavallo fra Trentino e Veneto. Parcheggiata l’auto a malga Cheserle, raggiungibile da Giazzera (Comune di Trambileno), la salita ai Denti presenta tratti boscosi e freschi come pietrosi ed esposti al sole.