Camminando nella Grande Guerra | Dosso Alto di Nago
Le alture sopra Nago ospitano un itinerario pieno di storia. Dalla difesa tenace dei soldati austriaci a Malga Zures alla battaglia che vide impegnata la Legione cecoslovacca negli ultimi mesi della guerra, l’escursione si muove fra ruderi di baracche, trincee e cimiteri, in un saliscendi fra i boschi del Baldo. Continua, spostandosi sull’Alto Garda, la rubrica “Camminando nella Grande Guerra”.
Nel cuore del fronte, fra luoghi che videro aspramente combattersi austriaci e italiani, Malga Zures e il Dosso Alto di Nago testimoniano con caverne, ruderi di baracche e numerose lapidi il tragico passaggio della Grande Guerra. In un itinerario non facilissimo è così possibile immergersi in un teatro del conflitto particolarmente conteso, posto in una zona d’interesse strategico. La difesa imperiale alle pendici del Monte Altissimo, passato sotto controllo italiano nei primi mesi di guerra (QUI un approfondimento), impedì infatti la discesa del Regio esercito a Riva del Garda.
I luoghi del percorso che da Malga Zures parte e ritorna, in un anello fra i boschi del Baldo, furono al centro di violente azioni, di continui rivolgimenti e di una difesa strenua da parte dell’Imperial-regio esercito austro-ungarico. Due in particolare furono gli eventi che segnarono a fuoco la storia di questo settore: la battaglia del 30 dicembre 1915 e quella del 21 settembre 1918, alla testa e alla coda di una guerra che vide italiani e imperiali, in questo tratto di fronte, scontrarsi in sanguinosi – quanto per lo più infruttuosi – combattimenti.
Prima di calarci nell’itinerario e nel contesto storico che lo caratterizza, è bene però fare delle precisazioni tecniche – come abitudine della rubrica “Camminando nella Grande Guerra” (QUI l’articolo), alla scoperta degli itinerari della Grande Guerra in Trentino in compagnia del Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto. Diverse sono infatti le opzioni di inizio percorso che si pongono di fronte all’escursionista.