Camminando nella Grande Guerra | Il monte Creino
Il Monte Creino fu nel corso della guerra un settore piuttosto tranquillo. Dalla sua cima, però, si potevano osservare perfettamente le posizioni italiane sul Baldo. E i resti del passaggio del conflitto sono molti. Ecco la nuova puntata di “Camminando nella Grande Guerra”, rubrica sugli itinerari del primo conflitto mondiale in Trentino in collaborazione con il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto.
Camminamenti, trincee, postazioni d’artiglieria e un eccezionale osservatorio sul fronte. È questo ciò che si vede passeggiando sul Monte Creino (1280 metri), fra il verde della val di Gresta e la distesa blu del lago di Garda. Con uno sguardo che in una giornata tersa può spaziare dal Catinaccio al Pasubio, dal massiccio del Baldo al Brenta e alla Presanella, l’itinerario si caratterizza per l’incredibile panorama che si può godere dalla cima, senza eccessivi sforzi e con una gradevole passeggiata fra boschi e prati.
Con partenza da poco sopra l’abitato di Ronzo Chienis, lungo un curvone della strada che porta a passo Santa Barbara (1167 metri), le trincee del Creino possono essere raggiunte in quaranta minuti di cammino. L’arrivo alla cima, nondimeno, avviene proprio attraverso i lunghi camminamenti costruiti dagli austro-ungarici sin dal 1914 e recuperati dal lavoro della Sat Val di Gresta e del Servizio Conservazione della Natura della Provincia di Trento.
Percorribile in tutte le stagioni – con attenzione in inverno – il sentiero non presenta difficoltà tecniche (il dislivello si aggira attorno ai 100 metri), offrendo d’altra parte un gran numero di manufatti della Grande Guerra ottimamente conservati. Per gli appassionati che volessero dedicarsi ad una tranquilla passeggiata fra storia e natura, dunque, questo itinerario appare perfetto.