Un anno speciale per il Museo
Cari Amici del Museo,
si è appena chiuso un anno denso di difficoltà che ci ha costretto a riflettere sul nostro modo di essere Museo e di rapportarci con il nostro pubblico. Quello che inizia è un anno che pone nuove sfide e che per noi assume un valore particolare: il 2021, infatti, è l’anno del centenario della fondazione del Museo. Facendo un breve bilancio dell’anno trascorso, ci sono alcune note positive che vogliamo condividere con voi. |
In un contesto nuovo e non semplice, siamo riusciti a realizzare quasi per intero la nostra programmazione culturale, traslando sul web alcuni appuntamenti e mantenendo le nostre tradizionali proposte, in alcuni casi addirittura arricchendole, grazie a queste nuove modalità. Nei pochi mesi di apertura abbiamo organizzato spettacoli teatrali, presentazioni di libri e di ricerche, una rievocazione storica al castello, visite guidate ed eventi per le famiglie. Abbiamo i nostri spazi alla cittadinanza e ad altri enti e associazioni, che così hanno avuto modo di proporre eventi culturali che altrimenti sarebbero stati annullati. Un bel modo, in un anno difficile, per ribadire la funzione culturale del Museo a servizio del territorio e della comunità. I flussi di pubblico, in tutto questo, sono stati incoraggianti: abbiamo ospitato più di 19 mila visitatori, concentrati nei mesi estivi, un risultato che conferma il valore della nostra offerta culturale e ci incoraggia per il futuro. La nota dolente ha riguardato l’impossibilità di ospitare i bambini e i ragazzi delle scuole, una fascia di pubblico che si è ridotta a poco meno di 2.000 studenti, a fronte degli oltre 23 mila dell’anno precedente. Vogliamo sperare però che il grande lavoro di questi anni possa servire a far tornare insegnanti e ragazzi non appena sarà possibile, per continuare insieme a educare le nuove generazioni sul valore della memoria. È aumentato invece il pubblico che ci segue online e che sta premiando l’impegno del Museo a raccontarsi e restare in contatto con i suoi visitatori anche a distanza. |
Abbiamo affrontato molte difficoltà di tipo organizzativo, lavorando con modalità nuove e non sempre ottimali, ma l’impegno di tutti ha fatto sì che il Museo possa presentarsi al suo pubblico con una veste completamente rinnovata, sia negli allestimenti che nei contenuti digitali, con tour virtuali delle collezioni, una libreria digitale, prodotti video di approfondimento. Abbiamo inaugurato due nuove sale nel percorso di visita permanente, realizzato una nuova aula didattica che aspetta solo il ritorno degli studenti, terminato la progettazione del riallestimento del terzo piano del castello e degli spazi di servizio e accoglienza dei visitatori. Un piano complesso, che per fortuna ha trovato gli opportuni finanziamenti e che si potrà vedere realizzato nei prossimi due anni. |
Per supportare la nostra attività, abbiamo partecipato a numerosi bandi culturali, grazie ai quali potremo ad esempio potenziare le infrastrutture informatiche del Museo, arricchendolo di nuovi strumenti multimediali che valorizzeranno le nostre collezioni. Nella prima metà del 2021 verrà prodotta una piattaforma digitale con nuovi contenuti che si potranno fruire in modo personalizzato, anche tramite un’app dedicata. Nel percorso di visita inoltre, sarà realizzato uno spazio in cui vivere un’esperienza multimediale di tipo immersivo che presenterà l’offerta del Museo e del territorio circostante. |
Non mancano i progetti in rete con altri musei ed istituzioni, che ci vedono impegnati già da qualche mese e che ci permetteranno di presentare ricerche su temi poco indagati (come la sorte dei prigionieri di guerra serbi e russi in Trentino durante il primo conflitto mondiale), di valorizzare le nostre collezioni con una mostra diffusa in occasione dell’Anno dei musei dell’Euregio (il cui titolo sarà “Guerra, infrastrutture, turismo. Ferrovia e impianti a fune nel Tirolo storico”), di pubblicare un imponente catalogo delle uniformi, dei copricapi e degli elmetti in dotazione al Regio esercito italiano durante la Prima guerra mondiale (che sarà pubblicato entro dicembre 2021), di dare il via ad un nuovo progetto di riordino d’archivio, riguardante i fondi della Campana dei caduti.
Le porte del Museo sono chiuse, ma il Museo non è mai stato fermo. |
Si apre ora una nuova sfida: il 2021 è una data simbolica per il Museo, sulla quale vogliamo riflettere insieme a voi, attraverso una serie di iniziative culturali che racconteranno come siamo cambiati nel corso del tempo e quale sia il nostro ruolo oggi. Lo faremo attraverso pubblicazioni – con un focus specifico sulla memoria del conflitto nello spazio urbano roveretano – e mostre fotografiche; attraverso un convegno ed un seminario internazionali; proveremo l’esperienza in parte inedita, per noi, di “raccontare” la nostra storia e le “storie” che conserviamo, attraverso contenuti video, le nostre pagine social e un sito web completamente rinnovato. Quest’anno renderemo consultabile online anche una parte del nostro ricchissimo archivio fotografico, convinti che il sapere vada costruito attraverso la condivisione. |
Si tratta di un programma ambizioso, i cui risultati saranno visibili nel tempo ma che ci auguriamo possano avere effetti duraturi. Di certo, questi obiettivi proiettano con forza il Museo nel suo secondo secolo di vita, con spazi architettonici restaurati e allestimenti rinnovati, con tecnologie e strumenti di comunicazione che ci aiuteranno a raggiungervi anche a distanza. Tutto questo è possibile grazie alla costanza con cui voi, visitatori del Museo e nostri sostenitori, grandi e piccoli, seguite la nostra attività e contribuite a migliorarla. Il ruolo dei Soci del Museo, un nuovo programma di Membership e la ricerca di nuovi partner saranno determinanti in quest’anno così importante. Noi ci impegneremo a valorizzare al massimo il contributo che potrete dare al Museo, coinvolgendovi maggiormente nelle nostre attività, informandovi sui nostri progetti e riservandovi eventi e iniziative sempre nuovi. |
Contiamo su di voi e vi aspettiamo. |