Il Museo riapre su prenotazione per visite guidate e attività per le scuole
Ogni venerdì a partire dal 5 febbraio il Museo propone per una visita guidata su prenotazione, alternando percorsi sulla Prima guerra mondiale, sulla storia del Castello di Rovereto e proposte per le famiglie, con tariffe agevolate per gli adulti e ingresso gratuito per i bambini. La riapertura al pubblico degli spazi espositivi è stata invece rimandata alla fine di marzo.
Due mesi di lavoro intenso permetteranno al Museo di offrire al pubblico un percorso di visita arricchito, con nuovi allestimenti e mostre temporanee. Nel frattempo, ogni settimana, le visite guidate offriranno l’occasione di vivere il Museo in una dimensione esclusiva. Un’iniziativa piccola, ma significativa, che viene incontro ai bisogni culturali dei cittadini e che per essere realizzata, in questo difficile momento, ha trovato il sostegno di un’azienda roveretana, la Wegher srl, che di recente è diventata partner del Museo, a conferma dell’importanza delle alleanze strette dall’istituzione sul territorio. Per il calendario degli appuntamenti clicca qui.
Le scuole poi, che per il Museo della Guerra sono da sempre un pubblico di riferimento, potranno concordare con la sezione educativa l’accesso nelle sale per svolgere attività con gli esperti, e tornare così a condividere un’esperienza alla quale hanno dovuto rinunciare per molti mesi.
Dal 1 febbraio vengono ripristinati anche i servizi legati agli Archivi e alla Biblioteca del Museo, che tornano ad essere accessibili per studenti e ricercatori su prenotazione, seppur con qualche limitazione per garantire la sicurezza (per i dettagli visita le pagine dedicate ad Archivio storico, Archivio fotografico e Biblioteca).
La decisione di attendere marzo per la riapertura, nonostante la possibilità per i musei che si trovano in zona gialla di aprire durante i giorni feriali, è stata dettata dalla responsabilità. L’apertura al pubblico è garantita infatti da personale delle cooperative inserite nel Progettone e, davanti all’incertezza sulla permanenza del Trentino in zona gialla, il Museo ha preferito aspettare, con una scelta che va a tutelare il personale di custodia e di accoglienza, con la speranza che a primavera si possa garantire maggiore continuità lavorativa.
Inoltre, la ridotta mobilità consentita fra regioni, costringe a fare i conti con la mancata sostenibilità di una riapertura che, per un ente privato come il Museo, comporta costi di gestione importanti.
Il periodo di chiusura sarà in realtà denso di impegni per il Museo, primo fra tutti il complesso lavoro di riallestimento degli spazi espositivi permanenti. A marzo i visitatori saranno accolti con alcune novità nel percorso espositivo: un rinnovamento degli apparati illustrativi nelle sale dedicate all’Ottocento e una nuova mostra fotografica dal titolo “Libia, una guerra lunga vent’anni” con le immagini scattate in Libia tra il 1918 ed il 1919 da Giovanni Voltolina. Le fotografie appartengono ad un vasto fondo archivistico che spazia da inizio Novecento alla fine della Seconda guerra mondiale e che comprende quasi 1.400 fotografie, documenti personali, carte topografiche e documentazione familiare, donato al Museo negli anni Novanta e riordinato nel 2019 grazie al contributo della Fondazione Caritro.
Si lavora già anche per le iniziative estive tra le quali un’istallazione ed una mostra fotografica sul tema della mobilità nel Tirolo storico nell’ambito dell’Anno tematico dei Musei dell’Euregio. Prosegue inoltre l’arricchimento dei contenuti digitali messi a disposizione on line su questo sito, sul canale YouTube e sulle pagine social, con spunti di approfondimento e curiosità legati alle collezioni e ai temi trattati dal Museo.