Fucilati nella Prima guerra mondiale: approvata una risoluzione per la riabilitazione
“Un paese dalle solide radici come l’Italia non deve avere il timore di guardare anche alle pagine più buie e controverse della propria storia recente. Ricordare e capire non vuol dire necessariamente assolvere o giustificare. La memoria di quei mille e più italiani uccisi dai plotoni di esecuzione interpella oggi la nostra coscienza di uomini liberi e il nostro senso di umanità”.
Queste le parole del Presidente Sergio Mattarella che hanno accompagnato nel maggio 2015 i lavori del convegno L’Italia nella guerra mondiale e i suoi fucilati: quello che (non) sappiamo, promosso a Rovereto dal Museo Storico Italiano della Guerra.
Un tema, quello della riabilitazione dei soldati italiani fucilati dalla giustizia militare durante la Grande Guerra, che è tornato in primo piano dopo l’approvazione, lo scorso 13 marzo, di una risoluzione da parte della Commissione Difesa del Senato che apre un nuovo capitolo su questa vicenda.
La commissione, presieduta dalla senatrice Roberta Pinotti, ha condiviso la necessità di impegnare il Governo in alcuni atti formali che contribuiscano a riequilibrare la memoria di alcuni degli episodi più controversi avvenuti in tempo di guerra.
Tra le azioni auspicate nella risoluzione c’è l’apposizione di una targa a ricordo dei soldati vittime di giustizia sommaria presso il complesso del Vittoriano a Roma, la pubblicazione dei nomi e delle circostanze della morte di ciascuno dei caduti e il sostengo alle ricerche storiche sulla vicenda, anche garantendo “la piena fruibilità degli archivi delle Forze armate e dell’Arma dei carabinieri”.
La richiesta di riabilitazione è stata portata avanti a più riprese e con costanza da molti storici e rappresentanti istituzionali italiani, stimolati anche dal dibattito internazionale che in altri paesi europei ha trovato un riscontro politico più rapidamente che in Italia. Le loro istanze e ricerche sono raccolte negli Atti del Convegno del 2015 pubblicati dal Museo della Guerra di Rovereto all’interno degli Annali del Museo n.24, disponibili gratuitamente per la consultazione on line cliccando qui. La versione a stampa può essere acquistata scrivendo a bookshop@museodellaguerra.it.