Camminando nella Grande Guerra | Il monte Baldo
La rubrica “Camminando nella Grande Guerra”, in collaborazione con il Museo della Guerra di Rovereto, si apre con un itinerario sul Monte Baldo, fra postazioni antiaeree, costruzioni militari e uno straordinario paesaggio. Tre ore e mezza di camminata tra storia e natura in un luogo privilegiato non solo per posizione e panorama ma anche per il grande interesse naturalistico. Conquistati dal Regio esercito nei primi mesi di guerra, il Monte Vignola ed il Corno della Paura che fanno parte del massiccio del Baldo, presentano numerose tracce del conflitto.
L’escursione è agevole, senza particolari dislivelli o passaggi impegnativi, e permette non solo di tuffarsi nel cuore del fronte trentino-tirolese, ma pure di godere di una vista eccezionale, a 360 gradi. In cima al Vignola, 1607 metri di quota, si possono infatti intravedere la Pianura padana a Sud, fino agli Appennini, il Pasubio, il Lagorai e le Pale di San Martino ad Est, il Garda a Sud-Ovest, la Presanella, l’Adamello e la catena dolomitica del Brenta a Nord, su fino alle montagne dell’Alto Adige e alle confinali della Valle Aurina. È uno spettacolo unico, garantito dalla particolarità di una cima non troppo alta ma abbastanza isolata da poter costituire un formidabile osservatorio sul Trentino meridionale e non solo.