
Il Museo in Slovacchia per il progetto Gov4PeaCe
Si è svolto nei giorni scorsi il primo meeting internazionale che ha riunito i soggetti coinvolti nel progetto europeo Interreg GOV4PeaCE al quale partecipa il Museo della Guerra e che ha come obiettivo la condivisione di modelli di gestione e di valorizzazione del patrimonio storico della Grande Guerra. Dopo l’appuntamento di maggio 2024 a Kobarid/Caporetto, i partner principali e alcuni partner associati si sono incontrati per tre giorni di incontri, confronti ed esperienze immersive.
Oltre quaranta gli operatori presenti a Humenné, nella Slovacchia nord-orientale. Ad ospitare l’incontro era il Parco Nazionale di Poloniny, che tutela unicità naturali, culturali e storiche in un territorio complesso che sconta qualche difficoltà legata alle dinamiche socio-politiche di confine e ad un patrimonio della Prima Guerra Mondiale per lungo tempo dimenticato.
Le sfide legate alla valorizzazione del patrimonio, comuni a tutte le realtà coinvolte e connesse alle modalità di gestione e fruizione dei siti storici, sono stati al centro dei workshop e dei laboratori ai quali hanno partecipato per il Museo dei Rovereto e in rappresentanza della Rete Trentino GHrande Guerra, Francesco Frizzera ed Elisa Corni. C’è stato modo di dialogare, discutere, confrontarsi sui modelli applicati nei diversi territori individuando obiettivi ed elementi comuni, incluse le criticità.
Il progetto sta ora entrando nel vivo e dopo una prima mappatura e raccolta di informazioni, sono iniziati i lavori per la costruzione di un’architettura comune per la tutela e valorizzazione del patrimonio storico. Grazie alla collaborazione con OSUN WES, realtà lombarda esperta di modelli di gestione dal basso con un forte background legato alle scienze storiche e a quelle sociali, si sta elaborando un modello condiviso di gestione che, idealmente, sarà trasferibile a tutti i soggetti coinvolti, dal più piccolo partner alla più complessa istituzione. Fine ultimo: l’adozione di un modello di governance per il patrimonio della Prima Guerra Mondiale in Europa più efficiente e rispettosa delle differenze.
Il programma del meeting in Slovacchia ha compreso anche una giornata di study-trip all’interno del parco nazionale di Poloniny, con la visita a tre cimiteri di guerra, guidati da Martin Drobnak, storico e ricercatore che da anni si occupa dei censimenti e delle ricerche d’archivio relative ai soldati sepolti nei cimiteri della Slovacchia Orientale. Questo territorio si trovava infatti sulla linea del fronte nell’inverno 1914-1915, prima che i combattimenti si spostassero sui Carpazi e in Galizia. Qui vennero costruiti ospedali militari e infrastrutture di retrovia, come dimostrano anche i cimiteri come quello di Stakcin, nel quale militari di entrambi gli schieramenti sono sepolti. La tappa più suggestiva è stata il cimitero di Topol’a, con la vicina chiesa di legno tipica di quest’area dove era diffusa la religione greco-cattolica, come in buona parte dell’Europa orientale e dei Balcani. Proficuo lo scambio con i rappresentanti istituzionali dei ministeri slovacchi e degli incaricati della tutela dei cimiteri, patrimonio principale della regione, con i quali si è analizzato il caso di questo delicato territorio.
Il prossimo appuntamento internazionale previsto dal progetto interreg GOV4PEace è in programma per l’inizio di giugno proprio a Rovereto, dove si andranno a definire i modelli condivisi e si farà il punto con i colleghi belgi che dopo aver visitato tutte le regioni coinvolte, definiranno gli indirizzi per la seconda fase del progetto.